5 buoni motivi (veri) per non vivere a Parigi
Moltissimi italiani, soprattutto (ma non solo) i più giovani, coltivano il sogno di trasferirsi in un paese straniero. Che sia per lo spirito di avventura o per cercare moltissime opportunità, milioni di italiani nel corse delle ultime decadi hanno fatto i bagagli e hanno acquistato un biglietto di sola andata verso una destinazione dove ricominciare, o semplicemente, scrivere un nuovo capitolo della propria vita. Le grandi capitali Europee sono tra le mete preferite dagli immigranti italiani: non troppo lontane da casa, ma lontane abbastanza per respirare un clima sociale (o anche ambientale) molto diverso da quello della patria.
Parigi è una delle mete preferite dagli italiani, ma trasferirsi nella capitale francese spesso può rivelarsi più complicato del previsto.
Pensi che la ville lumière possa fare per te? Ecco una lista di 5 motivi che potrebbero farti ripensare alla tua scelta!
La nostalgia
Trasferirsi in un paese straniero, qualunque esso sia, non è una cosa facile. Adattarsi a una nuova vita sociale e a nuove abitudini, lontano da casa, dagli amici e dai parenti, potrebbe rivelarsi una cosa molto dura, specialmente per chi non parla francese e non conosce nessuno. Molti italiani tornano a casa dopo un anno dalla loro avventura all’estero perché sconfitti dalla solitudine o dall’inabilità di adattarsi al nuovo ambiente.
La crisi
Parigi è una metropoli molto grande, attiva e movimentata: le opportunità lavorative non mancano, ma questo non significa che trasferirsi a Parigini equivale a una garanzia di un impiego lavorativo. Molti, soprattutto i più giovani, si trasferiscono a Parigi contando sul fatto che troveranno lavoro una volta stabilitisi nella metropoli, ma tornano a casa dopo 6 mesi o un anno, una volta finiti i fondi e compreso che trovare un lavoro richiede tempo, contatti, preparazione (almeno per quanto riguarda la conoscenza del francese) ed energie.
La lingua francese
Se pensate di potervi trasferire a Parigi ed evitare di imparare la lingua locale, vi sbagliate. In Francia vi sentirete sempre dei turisti a meno che non decidiate di acquistare dimestichezza giornaliera con il francese. Potreste pensare di potervela cavare con il vostro inglese, ma molti francesi non sono propensi a parlare altre lingue. Se pensate di non potere o volere imparare il francese, dovreste considerare di trasferirvi altrove!
La Parigi “reale”
Chi pensa di trasferirsi nella Parigi del favoloso mondo di Amélie, non ha le idee molto chiare. Certo, gli aspetti romantici che hanno reso la città popolare sono del tutto veritieri, ma esistono moltissime altre sfumature. Quando si vive in un posto per qualche tempo, se ne scoprono i pregi e i difetti, e bisogna essere pronti a capire se si è disposti a convivere con tali difetti. In una città grande come Parigi ci si deve scontrare quotidianamente con lo stress, un costo della vita molto alto e una burocrazia complessa.
La cucina
Nonostante i tanti ristoranti italiani a Parigi, i cui prezzi sono ovviamente molto più alti rispetto all’Italia, per vivere in una città come Parigi bisogna saper apprezzare e adattarsi anche alle prelibatezze e ai prodotti delle cucine straniere. Molti italiani soffrono la nostalgia della pasta fatta in casa o dei tanti prodotti italiani ancora introvabili a Parigi.
Questo articolo vuole essere solo uno spunto di riflessione per chi vuole lasciare l’Italia, nessuno dei punti di questo elenco è insormontabile con la giusta determinatezza. L’importante, per vivere all’estero, è avere un buon spirito di adattamento e di apertura mentale.
Al contrario, per vivere a Parigi esistono un’infinità di buone ragioni, per scoprirle basta leggere i tanti articoli di VivaParigi!