5 Scrittori Francesi che devi assolutamente conoscere (e leggere)
Parigi rappresenta uno dei simboli della cultura nel mondo. Questa città cosmopolita ha dato i natali ad alcune delle più importanti correnti artistiche e filosofiche. Molti tra gli artisti e i pensatori più celebri della storia dell’umanità hanno vissuto e prodotto le loro opere ispirati dal fervente clima culturale che da sempre regna nella Ville Lumière.
Tra i tanti nomi, alcune delle penne più significative della letteratura francese degli ultimi secoli hanno contribuito ad arricchire la civilità e la storia con i loro grandi capolavori.
Ecco, tra gli scrittori francesi che hanno segnato un punto focale della letteratura, i 5 che devi assolutamente conoscere:
Victor Hugo
Critico, saggista, drammaturgo, ma anche romanziere, pittore, registra e scenografo. Victor Hugo è stato uno dei maggior esponenti del Romanticismo. Nato nel 1802, nelle sue raccolte di poesie contrappose sempre gli aspetti contraddittori della vita, come si può notare nelle opere Le foglie d’autunno, I canti del crepuscolo, Le voci interiori, I raggi e le ombre ed infine Le contemplazioni vi sono richiami amorosi, famigliari nonchè a sogni e visioni. Victor Hugo è stato uno scrittore vicino alle problematiche del popolo, ed è da ricordare che ha avuto un ruolo importante in temi importanti come l’emancipazione femminile e lo sfruttamento dei minori. Tra le sue opere più importanti ricordiamo I miserabili e Notre-Dame di Parigi.
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Marcel Proust
Nato nel 1871, Marcel Proust è uno scrittore francese che ha inziato ad interessarsi alla scrittura fin dal liceo. Malato d’asma, vide uscire i primi estratti delle sue opere nel 1914 sulla Nouvelle Revue Française. Dopo le relazioni amorose con il musicista Hahn e lo scrittore R. de Montesquiou, nonché dopo la morte del padre e della madre, lo scrittore si isolò nella sua stanza per dedicarsi solo ed esclusivamente alla sua passione. A partire dal 1909 scrisse il famoso romanzo À la recherche du temps perdu, che fu pubblicato a spezzettoni diviso in varie parti: Du côté de chez Swann, uscì nel 1913, À l’ombre des jeunes filles en fleur uscì nel 1918, due anni dopo Le côté de Guermantes, il popolare Sodome et Gomorrhe nel ’22 ed infine La prisonnière (nel 1923), Albertine disparue (nel 1925) e Le temps retrouvé (nel 1927). L’immensa opera, ispirata alla Comédie humaine di Balzac e della Tetralogia di Wagner, parlava della società francese dei primi ‘900.
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Voltaire
François-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire, è stato un importante polemista e autore poligrafo che ha sviluppato un atteggiamento di critica contro la monarchia assoluta e l’Europa dell’antico. La frequentazione dei circoli libertine lo portò all’esilio in Inghilterra per tre anni, un Paese che con la sua monarchia parlamentare e il liberalismo lo colpì profondamente. Le Lettere inglesi, nonché la relazione con la studiosa Émilie Le Tonnelier, consorte del marchese Claude du Châtelet, gettarono ancora più accuse di immoralità su Voltaire, che si dimostrò sempre lontano dall’illuminismo e che in Candido espresse appieno la sua posizione antimetafisica e anticristiana. Seguirono il Trattato sulla tolleranza e il Dizionario filosofico. Ricordiamo che dalle opere storiografiche di Voltaire è nata la autocoscienza storica moderna, ovvero una storia indipendente da teologia e morale.
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Émile Zola
Critico d’arte (particolarmente vicino all’Impressionismo) e scrittore francese, Émile Zola è nato a Parigi nel 1840. Teorico del naturalismo, scrisse Teresa Raquin, Les Rougon-Macquart e Histoire naturelle et sociale d’une famille sous le Second Empire. È inoltre da ricordare J’accuse, la lettera in cui Zola, repubblicano, prese le difese dell’innocente Dreyfus. Amico di P. Cézanne, Emile affiancò ai suoi romanzi testi critici e polemici come La République et la littérature, Le roman expérimental, Les romanciers naturalistes, Documents littéraires ed infine Une campagne.
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Albert Camus
Rimasto orfano di padre da piccolo, Albert Camus, nato ad Algeri, non riuscì a portare a termine l’Università, a causa del lavoro a cui era costretto e le cattive condizioni di salute. Fece il commerciante, l’impiegato e anche l’attore, dopodiché si dedicò alla scrittura. Ad Algeri scrisse due saggi, L’Envers et l’Endroit e Noces. Comunista, partecipò in maniera attiva alla Resistenza e fu giornalista e direttore di Combat. Tra i suoi romanzi più importanti ricordiamo L’Étranger, La Peste, nonché i drammi Le Malentendu e Caligula, il saggio Le mythe de Sisyphe, Lettres à un ami allemand, L’Homme révolté, La Chute, L’Exil et le Royaume e Actuelles I, II, III. È da ricordare il premio Nobel acquisito nel 1957.
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