Carte Citoyenne-Citoyen de Paris, la tessera per diventare “parigini”!
“Citoyennes-citoyens, vous êtes Paris, vous faites Paris!”. Sono queste le parole che Anne Hidalgo, il sindaco di Parigi, ha condiviso annunciando l’introduzione della Carte Citoyenne-Citoyende Paris, una carta che permette a tutti i parigini, di nascita o d’adozione, di vivere la propria città ancora più a fondo.
Essere cittadini di Parigi oggi significa riconoscersi in quei valori repubblicani che hanno reso grande una città e una nazione, amare, partecipare, scoprire, condividere la quotidianità di una delle capitali europee più romantiche e suggestive. La tessera, introdotta ufficialmente a partire dallo scorso 10 febbraio, è aperta a tutti i parigini e le parigine a partire dai sette anni in su. È basata su un principio di domanda e partecipazione volontaria, pertanto la ricezione della carta e l’iscrizione agli eventi proposti è completamente gratuita.
È possibile richiedere la tessera in ogni momento, semplicemente accedendo al sito web della città di Parigi, o direttamente in municipio. Sulla base di un’offerta civica, culturale e associativa, la tessera apre le porte dell’amministrazione della città, fa scoprire luoghi insoliti o celebri, permette di partecipare a iniziative cittadine. La tessera viene automaticamente proposta a tutti i bambini in età scolare, lasciando poi ai genitori tutta la libertà di rifiutarla.
Gli eventi a cui è possibile partecipare presentando la carta variano dalle mostre cittadine a eventi culturali come concerti e spettacoli, fino a incontri e seminari sulla storia della città. Attraverso la tessera sarà inoltre possibile assistere alle sedute del consiglio cittadino. Non mancano poi gli eventi sportivi: dall’Euro 2016 ai match di pallavolo. Chiunque sia già in possesso della tessera dovrà semplicemente fornire il proprio nome e cognome, e il numero della tessera per poter prenotare il proprio posto all’evento scelto.
Certo, come specificato anche dal sito web della città di Parigi, la tessera non sarà un sostituto dei tradizionali documenti d’identità e non permetterà di accedere alla cittadinanza francese; ma si avrà pur sempre il riconoscimento di parigino o parigina, nonché la possibilità di partecipare ad un numero incalcolabile di iniziative inserite in un calendario fittissimo di eventi (d’altronde, è Parigi!).
L’iniziativa era già stata lanciata dal sindaco di New York, Bill De Blasio, circa un anno fa. In quell’occasione, le ragioni che avevano spinto De Blasio ad introdurre una tessera riservata agli abitanti della città erano incentrate sulla necessità di fornire identificazione a un numero maggiore di persone, solitamente emarginate (come ad esempio i senzatetto e gli immigrati), per poter così rinforzare la sicurezza pubblica e combattere le ineguaglianze.
Anche nel caso di New York, la tessera permetteva di accedere a iniziative culturali, civiche e sportive riservate ai cittadini, fornendo ad esempio l’iscrizione a diverse istituzioni culturali come zoo, musei e sale per concerti. In un certo senso il principio che sta alla base delle due iniziative, simili ma per certi versi molto distanti, è sempre lo stesso: il perseguimento di un’integrazione sempre più necessaria in un mondo globale, in due città multietniche e variegate, aperte e dinamiche.