Reims è famosa in tutto il mondo per i suoi vini, soprattutto lo champagne, che prende il nome proprio dalla regione in cui si trova questa ridente città. Degni di nota però sono anche i suoi monumenti e le sue antiche opere architettoniche, non per niente riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
La città di Reims era già famosa in epoca romana, col nome di Durocortorum, e fu dichiarata capitale della Gallia dall’allora imperatore romano Giulio Cesare. Fu così apprezzata da diventare punto di incontro per ben otto strade commerciali.
A solo un’ora di distanza, in treno, da Parigi varrà sicuramente la pena visitarla e godere della vista dalla famosa Cathédrale Métropolitaine de Notre-Dame de Reims. Questa imponente struttura è una delle più maestose costruzioni dello stile gotico francese che va assolutamente visitata se si è amanti dell’arte e della cultura transalpina.
La cattedrale si presenta con una struttura a croce latina, divisa in tre navate. Quella centrale è la più profonda, grazie all’aggiunta di una campata, che ne sottolinea l’importanza. Delle sette torri pensate in fase di progettazione, ne sono state costruite solo due, a cui manca la classica copertura a cuspide che le avrebbe portate ad un’altezza di ben 120 metri.
I tre portali, sormontati da lunette decorate, e il grande rosone centrale, oltre a funzione di decorazione, garantiscono una buona illuminazione all’edificio. Contribuisce anche la famosa vetrata blu della cappella assiale, realizzata per ammirare le opere dell’artista contemporaneo Marc Chagall, installate sul retro e sul fianco della chiesa.
Questa chiesa viene chiamata anche “Cattedrale degli Angeli” e ne ha ben motivo, viste le meravigliose statue di angeli, dalle maestose ali spiegate, che ne adornano la struttura.
Le opere d’arte racchiuse in questo edificio sono molteplici. A cominciare dagli arazzi raffinati, la cui serie più importante risale all’arcivescovato di Robert de Lenoncourt, sulla vita della Vergine. All’esterno possiamo ammirare la “Galleria dei Re”, tra le due torri campanarie. Al centro dell’opera troviamo Clodoveo, che qui fu battezzato, circondato dai ritratti dei re che gli succedettero. Questa chiesa fu infatti utilizzata, dall’anno 987 in poi, per incoronare tutti i re di Francia, fino a Carlo X nel 1825. Veniva conservata qui la “Sainte Ampoulle”, che conteneva l’olio crismale che veniva usato per ungere i nuovi re di Francia, rotta durante la rivoluzione francese. Oggi è presente una copia che contiene alcuni frammenti dell’ampolla originale.
Le facciate dei transetti presentano decorazioni rappresentanti il Giudizio universale, la figura di Gesù, profeti e apostoli, che vengono ripresi anche all’interno, nella navata centale.
Degni di nota anche l’orologio del coro, ornato di figure meccaniche, il maestoso organo in stile gotico, gli intarsi e le ringhiere del coro e diversi dipinti di Tintoretto, Poussin e altri artisti minori.