5 costruzioni realizzate per l’Esposizione Universale del 1900 e che cambiarono il volto di Parigi
L’Exposition de Paris del 1900, svoltasi tra il 14 aprile e il 10 novembre dello stesso anno, attirò oltre 50 milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Un vero record che fu eguagliato soltanto settanta anni dopo a Osaka, in Giappone.
Come da prassi, ogni città che ospita un’Esposizione Universale crea e costruisce molti monumenti e infrastrutture. Parigi non fece eccezione.
È impossibile elencare tutte le nuove strutture edificate nella capitale francese per l’occasione, ma possiamo citare le 5 più belle e famose, tuttora presenti, che cambiarono il volto di Parigi. Eccole!
Grand Palais
Foto di Sébastien Bertrand
Situato vicino la Place de la Concorde, copre una superficie di 77.000m2 ed è alto 45m. L’ingresso principale, sovrastato da un’enorme vetrata, è lungo 240m. Scopo dell’edificio era ospitare manifestazioni culturali e artistiche. Tuttora accoglie regolarmente saloni ed esposizioni di vario genere. Ma il Grand Palace ebbe anche altre funzioni: caserma e ospedale militare durante la Grande Guerra, deposito per veicoli militari tedeschi nella II Guerra Mondiale, dogana, mensa universitaria e commissariato. Ristrutturato nel 2000 dopo anni di disuso, oggi ha al suo interno un cinema e un ristorante ed è sede di concerti ed eventi culturali.
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Petit Palais
Situato nell’VIII arrondissement, di fronte al Grand Palace, è stato dichiarato monumento storico. Ideato da Philippe Chaix, il palazzo è suddiviso in quattro ali che circondano un giardino semicircolare. La facciata, su cui si erge una cupola, è lunga 150m ed è ricca di decorazioni scultoree e colonne. Oggi ospita il Museo delle Belle Arti della Città di Parigi, dove possiamo ammirare gratuitamente una mostra permanente di arte greca, romana e rinascimentale, oltre ad alcuni capolavori di Cézanne e Delacroix e alle sculture di Renoir e Rodin. Periodicamente il Museo accoglie esposizioni temporanee di pittura e fotografia.
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Ponte Alessandro III
Foto di Joe deSousa
Inaugurato all’apertura dell’Esposizione Universale, questo ponte sancì l’alleanza tra il presidente francese Marie François Sadi Carnot e lo zar Alessandro III di Russia. In stile Art Nouveau, è un enorme ponte ad arco in acciaio, a campata unica, lungo 160m e ricco di decorazioni: sui quattro piloni ci sono rappresentazioni della Francia medievale, rinascimentale, assolutistica (governo del Re Sole) e moderna. Fu restaurato nel 1998.
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Gare (Musée) d’Orsay
Foto di Elliott Brown
Progettata dall’architetto Victor Laloux e inaugurata in occasione dell’Esposizione Universale, è stata la prima stazione ferroviaria urbana totalmente elettrificata. Fu dichiarata monumento storico nel 1973, dopo essere prima stata chiusa negli anni ‘50 e poi utilizzata dalla compagnia teatrale Renaud-Barrault e dalle case d’asta per le vendite all’incanto. Nel 1986, l’architetto italiano Gae Aulenti la trasformò in Museo. È un edificio moderno in vetro e metallo con la facciata in pietra. Sui portali che si affacciano sulla Senna, due rosoni ospitano due enormi orologi mentre tre statue rappresentano quelle che erano le destinazioni più importanti della compagnia ferroviaria: Orléans, Bordeaux e Nantes.
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Gare de Lyon
Foto di patrick janicek
Questa nota stazione ferroviaria fu progettata da Marius Toudoire per l’Esposizione Universale. Si sviluppa su più livelli ma la sua caratteristica principale è la Torre dell’Orologio, molto simile al Big Ben. Probabilmente, però, oggi è ricordata anche per un fatto tragico: il 27 giugno del 1988 un treno deragliò provocando la morte di 56 persone.
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