Il Museo della Bambola di Parigi (chiuso dal 15 settembre 2017)
Il Museo della Bambola (Musée de la Poupée) si trova al centro di Parigi, a poca distanza dal Centre Pompidou e dalla stazione metro di Rambuteau. Aperto nel giugno del 1994, questo particolare museo ha una collezione permanente di circa 800 bambole pregiate e ospita mostre temporanee a tema (aggiornate due o tre volte all’anno), seminari e conferenze. Ha anche un bookshop dove comprare libri e giocattoli.
Le bambole che ospita sono di epoche, tipi e materiali diversi. I pezzi più antichi risalgono all’Ottocento. Tutte le bambole sono disposte in 40 vetrine in sale diverse e seguono un ordine cronologico, dal 1800 al 1959. Sono realizzate in porcellana, bisque, tessuto, cartapesta, plastica, gomma, celluloide, e stoffa.
Le bambole sono esposte in modo tale da rappresentare le scene di vita quotidiana del periodo a cui risalgono. Per questo motivo, sono stati realizzati in scala mobili, oggetti e giochi dell’epoca. I set originali usati nel 1994, dell’artista italiano Giò Golia (1906-1992), sono stati restaurati.
L’esposizione permanente, che occupa quattro sale, è costituita dalle bambole di due collezionisti, Guido e Samy Odin (padre e figlio), e da doni offerti al museo. Questo originale museo attira allo stesso modo grandi e bambini, e non potrebbe essere altrimenti. Visitare ognuna delle sue sale, infatti, significa rivivere la storia e l’evoluzione non solo del giocattolo (la tipologia delle bambole, il loro ruolo educativo, i materiali di cui sono fatte) ma anche della società, del suo percorso e dei suoi cambiamenti.
Ricordiamo qui solo alcune sale. La prima sala è dedicata alle “parigine” (decennio 1860-1870), cioè, bambole con la testa di porcellana (detta “biscotto” perché cotta due volte) che rappresentano le donne di quell’epoca, il loro modo di vestire e il loro uso degli accessori.
La seconda sala è quella dei bébés (decennio 1880-1890), che diedero inizio all’età d’oro delle bambole francesi. I più importanti fabbricanti di bambole di quel periodo furono Jumeau, al quale è dedicata interamente la terza sala, Steiner, Bru e Gaultier.
Le ultime due sale sono destinate alle migliori creazioni dell’inizio del XX secolo e soprattutto ai bébés de caractère che testimoniano come il concetto di bambola fosse cambiato: essa non era più vista come un modello per le bambine ma come un vero e proprio neonato, insomma, un figlio. Questo cambiamento fu dovuto all’intuizione dei più bravi fabbricanti francesi di bambole che, per vincere la concorrenza tedesca, crearono nel 1899 la Società di Fabbricanti di Bébés e Giocattoli, che rappresenterà per oltre un cinquantennio il mercato nazionale delle bambole.
C’è anche una sala dedicata alla manifattura delle bambole e ai materiali utilizzati per la loro costruzione che funge da laboratorio di riparazione di bambole.
Il Museo della Bambola organizza anche attività d’intrattenimento individuali e di gruppo, per grandi e bambini, con lo scopo di “insegnare divertendo”. Inoltre, affitta alcune sale per compleanni, cocktail (massimo 30 persone), incontri per la valutazione delle bambole e mercatini delle pulci.
Il museo della Bambola di Parigi è chiuso definitivamente da 15 settembre 2017.
Musée de la Poupée
7, impasse Berthaud – 75003 Paris
Metro: Rambuteau