Il Père-Lachaise è tra i cimiteri più visitati al mondo. Ci sono tanti motivi per cui questo luogo è diventato così famoso: il valore artistico e storico dei suoi sepolcri, il Muro dei Federati (testimone nel 1871 dell’eccidio dei comunardi) e i tanti personaggi famosi che qui riposano.
Insieme a francesi, spagnoli, polacchi, russi e inglesi di fama mondiale, riposano qui nel Père-Lachaise anche moltissimi italiani a cui poter rendere omaggio durante una visita.
Ricordiamo innanzitutto il memoriale dei Garibaldini dell’Argonne (Avenue des Combattants Étrangers, sezione 84) eretto nel 1934 e dove ogni anno, l’11 novembre, una cerimonia commemora gli italiani morti combattendo per la Francia durante la Prima Guerra Mondiale: 2000 volontari della Legione Garibaldina comandata da Peppino Garibaldi, nipote di Giuseppe Garibaldi.
Nella sezione 4, poco distante dal Monumento ai morti di Bartholomé, troviamo le tombe e i cenotafi di alcuni musicisti italiani, come la cantante lirica Adelina Patti (morta nel 1919) e Gioacchino Rossini (morto nel 1868). Di quest’ultimo c’è il cenotafio: le sue spoglie, infatti, furono tumulate nel cimitero parigino e traslate in Italia nel 1887, nove anni dopo la morte della sua seconda moglie, Olympe Pélissier. Il compositore è ora sepolto a Firenze nella Basilica di Santa Croce, “tempio dell’Itale glorie”.
Nella sezione 11, la Delille-Chopin, c’è il cenotafio di Vincenzo Bellini (morto nel 1835), celebre compositore e operista dell’Ottocento: rimase in questo cimitero per più di 40 anni poi, nel 1876, le sue spoglie furono portate nel Duomo di Catania. Nella stessa sezione riposano il chimico Angelo Mariani (morto nel 1914), il compositore napoletano Angelo Tarchi (deceduto nel 1814), il musicista fiorentino Luigi Cherubini (morto nel 1842), il tenore Enrico Tamberlick (morto nel 1889), la violinista Maria Margherita Milanollo e, infine, il pittore impressionista e verista Giuseppe Gaetano De Nittis, di Barletta (morto nel 1884).
Nella sezione 13, di fronte al cenotafio di Bellini, c’è la tomba di Carlo Evasio Soliva, compositore e musicista morto nel 1853.
Nel settore 35 giace Antonio Franconi (morto nel 1836), cavallerizzo e portatore del circo in Francia.
Nella sezione 53 è sepolto Cino Del Duca (morto nel 1967), filantropo, editore di stampa, produttore cinematografico e imprenditore. Sulla sua tomba c’è una Pietà scolpita da Francesco Messina.
Importante è la sezione 94, dove troviamo la tomba di Piero Gobetti, scrittore antifascista morto nel 1926 a 25 anni, e il cenotafio dei fratelli Nello e Carlo Rosselli, anch’essi antifascisti: furono uccisi nel 1937 a Parigi, dove vivevano in esilio; nel 1951 i loro familiari riportarono le salme in Italia, nel Cimitero Monumentale di Trespiano (Firenze).
Nella sezione 96 troviamo la tomba del pittore Amedeo Modigliani, sepolto accanto alla sua compagna d’arte e di vita, la ventitreenne Jeanne Hébuterne: nel 1920, il giorno dopo la morte di Modigliani, la ragazza, incinta al nono mese e già madre di una bambina di 20 mesi, si gettò dal quinto piano della casa dei suoi genitori.
Nel settore 97 sono sepolti i Bugatti, costruttori di auto.
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