La Libertà che guida il popolo è un dipinto realizzato nel 1830 da Eugène Delacroix, uno dei principali esponenti del romanticismo. È una rappresentazione allegorica della rivoluzione parigina del luglio 1830.
Questo dipinto, un olio su tela di 325cm di larghezza per 260cm d’altezza, è conservato nel Museo del Louvre di Parigi. Guardandolo, si può notare subito che Delacroix è partito da una base triangolare, esattamente come su “La zattera della Medusa” di Géricault, che Delacroix ammirava molto e per la quale aveva anche posato come modello.
Quest’imponente opera fu realizzata tra il mese di ottobre e di dicembre dell’anno 1830, come una specie di fotografia di una delle 4000 barricate parigine innalzate durante la seconda giornata della rivoluzione dei tre giorni (27, 28 e 29 luglio 1830) che i francesi hanno chiamato “trois Glorieuses”. Questi moti rivoluzionari in effetti portarono in soli 3 giorni al rovesciamento del regno di Carlo X e all’instaurazione della monarchia costituzionale sotto Luigi Filippo d’Orléans.
Sul dipinto, la libertà è simbolizzata dalla donna al centro del quadro, che avanza sicura a seno scoperto, sventolando la bandiera francese e tenendo ben stretto il fucile con l’altra mano. La donna ha un viso rivolto indietro, verso i compagni che stanno combattendo; questo sguardo è quello della libertà che tiene unito e guida il popolo. Nell’uomo col fucile e un cappello a cilindro è riconoscibile il pittore stesso; alcuni critici credono che il ragazzo con le due pistole avrebbe ispirato Victor Hugo per la figura di Gavroche, monello parigino che muore combattendo eroicamente nel suo libro “I Miserabili”.
Compaiono sul dipinto, in primo piano, dei corpi caduti e molto realistici che permettono senza alcun dubbio di evidenziare il pericolo e la paura della morte mentre intorno a tutto questo, risiede il fragore della lotta, che coinvolge popolani, borghesi, soldati e anche bambini. Il dipinto mostra anche una città di Parigi (riconoscibile grazie alle torri di Notre-Dame visibili in fondo al quadro) riempita di fumo delle cannonate e degli incendi.
La violenza espressa sul dipinto ha innanzitutto sorpreso il pubblico. Ma è soprattutto l’immagine che è data al popolo e più generalmente ai combattenti delle giornate di luglio che ha particolarmente scioccato la critica. Il dipinto è certamente un quadro politico, in cui viene esposta chiaramente l’ideologia liberale dei giovani romantici, quell’idea di libertà che sarebbe diventata poi uno dei fondamenti dell’Unione Europea attuale.
La libertà che guida il popolo è tra le opere più importanti in assoluto del XIX secolo. Oggi in Francia, assume un valore emblematico. In effetti, i valori patriotici rappresentati l’hanno fatto diventare un’icona della Repubblica.
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